No alla ricerca sugli animali

No alla ricerca sugli animali

  

Il 25 e 26 marzo e l’1 e 2 aprile 2017, la Lega Anti Vivisezione scende in piazza per chiedere al Governo di destinare la metà dei fondi per la ricerca allo sviluppo di metodi che non prevedano l’utilizzo di animali. Sarà possibile firmare una petizione.

La Lav intende promuovere una ricerca scientificamente affidabile e dunque utile, non crudele con gli animali. Sarà anche possibile sostenere questa campagna, scegliendo l’uovo di Pasqua della Lav.

A Rovigo si può firmare la petizione ai banchetti della Lav in piazza Vittorio Emanuele II, il 25 marzo, o in via Laurenti nei giorni successivi. La Lav contribuisce ad alcuni progetti di ricerca che non utilizzano la sperimentazione su animali:
– Università di Genova, in collaborazione con lstituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro: prodotte 100 milioni di cellule HUVEC (estratte dal cordone ombelicale).
– Università di Pisa: messo a punto un bireattore con cellule umane in colture tridimensionali per lo studio delle sostanze inalate.
– Laboratorio LARF dell’Università di Genova: avviato un progetto sulle cellule staminali umane.
– Dipartimento di Chimica dell’Università di Bologna-Ospedale Sant’rsola:studio di modelli alternativi all’uso di animali per i test sui farmaci e le nuove molecole. Saranno sviluppati “organ-on-a-chip” e sistemi multi-organoide sfruttando co-colture cellulari 3D per simulare le interazioni tra i diversi tipi di cellule.

Ogni anno sono 700.000 gli animali utilizzati nei laboratori italiani, prevalentemente topi (oltre 485.000) e ratti (oltre 129.000), ma anche 7.000 conigli, 29.000 uccelli, 500 cani, 450 macachi. 2.000 al giorno muoiono per le conseguenze dei test (avvelenamento, ustioni, mutilazioni, infezioni e altre malattie). Il 95% dei test su animali non supera le prove cliniche per gli esseri umani. L’Italia spende appena 500.000 euro annui nel finanziamento di metodi alternativi alla sperimentazione animale, contro i 50 milioni della Germania. L’Europa ha dichiarato prioritari i metodi alternativi alla sperimentazione su animali e l’Olanda si è impegnata a utilizzarli completamente entro il 2025.

Info: www.lav.it