Venti nuovi progetti finanziati dal Csv
Sono 20 i nuovi progetti finanziati dal Centro servizi volontariato e promossi da altrettante associazioni della provincia. Consentiranno di aiutare persone in difficoltà, promuovere attività con persone disabili, sensibilizzare gli studenti e le comunità alla solidarietà, assistere i malati, tutelare l’ambiente.
Per questo bando, il Csv ha erogato complessivamente 81.939 euro, ossia mediamente il 62% dei costi. Il valore totale dei progetti è di 130.549 euro. I progetti coinvolgono 187 volontari, un centinaio di associazioni ed enti come partner e quasi 6.000 destinatari. “Uno degli scopi del volontariato è offrire risposte innovative ai problemi sociali e ai bisogni delle comunità, in modo diverso e complementare agli interventi degli enti pubblici – commenta il presidente del CSV, Lamberto Cavallari -. I progetti finanziati vanno in questo senso: sanno cogliere i temi e i problemi che attraversano la nostra società, elaborare interventi e attività con creatività, capacità di sperimentazione e lungimiranza“.
Migranti e minori stranieri
La maggior parte dei progetti si dedica alla problematiche sociali più diffuse. L’associazione Solidarietà Delta di Porto Tolle, con il progetto “Il percorso della solidarietà”, porterà nelle scuole medie e superiori una versione alternativa del gioco dell’oca, che ha come protagonista un cittadino straniero in cerca di un futuro in Italia, tra difficoltà, sfide e successi: un vero e proprio gioco, ispirato al “Manuale di sopravvivenza per immigrati clandestini” di Piero Colaprico e illustrato dal fumettista Isacco Saccoman, collaboratore del Messaggero dei Ragazzi e della Scuola Internazionale di Comics.
Il progetto “Accompagnamento oltre l’accoglienza” dell’associazione San Vincenzo de Paoli di Rovigo aiuterà persone in stato di povertà e a rischio di emarginazione, in particolare a minori stranieri, con un doposcuola gestito dai volontari con altre associazioni e con il Servizio Tutela Minori dell’azienda Ulss 5. I volontari realizzeranno attività di apprendimento intensivo della lingua italiana, percorsi didattici interculturali e momenti ludici che coinvolgeranno anche le famiglie.
Sempre ai minori stranieri si rivolge il progetto “Consolidare la forza dei legami sociali” dell’Associazione Italiana Genitori Rovigo, che vede coinvolti docenti in pensione e allenatori sportivi, con laboratori, incontri di orientamento, seminari, attività formative di gruppo e sostegno all’apprendimento, in sette fra i maggiori Comuni del Polesine.
Sempre in tema di migranti, Arcisolidarietà di Rovigo promuove un progetto (“Partenze e approdi con i migranti attraverso l’arte”), che coinvolge giovani immigrati in vari comuni del territorio, con attività artistiche e teatrali, mostre ed eventi.
A fianco di chi soffre
L’Acat Basso Polesine promuove invece “Intrecci Di Umanità”, progetto che si propone di informare sulle problematiche sociali derivanti dal consumo di bevande alcoliche e su altri comportamenti rischiosi per la salute, in collaborazione con l’Istituto superiore “Colombo” di Adria. Un gruppo di studenti, formati ed affiancati da psicologi, diventeranno i conduttori di una serie di incontri, lezioni frontali e laboratori all’interno delle classi dell’Istituto. Il progetto prevede anche un ciclo di proiezioni sui temi trattati “Cinedipendenze”.
Di detenuti e minori autori di reato si occupa il progetto “Dalla devianza al reinserimento” del Centro Francescano D’Ascolto di Rovigo, che mira al reinserimento sociale attraverso la formazione e l’inserimento lavorativo. Sono previsti anche uno sportello di sostegno e supporto psicologico ai familiari dei detenuti e una serie di iniziative ricreative e culturali.
L’Associazione Parkinson (progetto “Ascolto e sostegno psicologico”) si propone di migliorare le condizioni di vita dei malati di Parkinson e Sclerosi Multipla e delle loro famiglie, attraverso momenti ricreativi, culturali, di socializzazione e di condivisione delle esperienze. Saranno integrati i servizi di ascolto e sostegno ai malati, con la nascita di uno sportello in Basso Polesine e di uno sportello telefonico, che offrirà un servizio di “Telecompagnia” ai malati e alle famiglie. Sarà inoltre introdotto un nuovo servizio di trasporto agevolato grazie al recente acquisto di un nuovo pulmino.
L’associazione Attive Terre di Adria, con “Leggo dunque sogno”, si rivolge ai pazienti ricoverati all’Ospedale di Adria, in particolar modo ai minori e alle loro famiglie, con una serie di iniziative di promozione della lettura: incontri con gli autori, laboratori e letture animate che coinvolgono anche gli studenti delle scuole d’infanzia e di alcuni Istituti Superiori di Adria. L’associazione si propone anche la realizzazione di una biblioteca ospedaliera a servizio dei pazienti.
Compagnia e percorsi di autonomia
Tre i progetti che coinvolgono persone con disabilità. “Zupperia 2.0” dell’associazione Down Dadi Adria prosegue un percorso di avvicinamento al mondo del lavoro di alcuni ragazzi disabili, in collaborazione con l’Istituto Alberghiero e con un ristorante di Adria.
Smile Africa di Rovigo (progetto “Solidarietà in scena”) coinvolge un gruppo di ragazzi con disabilità nella realizzazione e nella messa in scena di uno spettacolo teatrale all’interno della Casa di Riposo “Casa Serena” di Rovigo, affiancati da alcuni anziani ospiti dell’Istituto. Parteciperanno alla realizzazione anche gli studenti del Liceo Artistico di Rovigo, in particolare per la cura dei costumi e delle scenografie. L’associazione Luce sul Mare di Porto Tolle (progetto “Abbiamo tutti il pollice verde”), coinvolge persone con disabilità nella cura e gestione degli spazi esterni della Casa delle Associazioni di Porto Tolle. E’ prevista anche la creazione di un orto in cui le persone disabili potranno cimentarsi nella cura delle piante, inizialmente affiancate dai volontari e successivamente in modo autonomo.
L’associazione Comete (progetto “Star bene insieme”) offrirà formazione e occasioni di inserimento lavorativo a persone con disturbi psichici, tramite la collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell’azienda Ulss 5 e con aziende agrituristiche locali.
L’Anteas San Bortolo di Rovigo, con il progetto“Noi insieme a voi”, migliorerà e amplierà il servizio di trasporto degli anziani e degli ospiti della Casa di Riposo di Rovigo, e organizzerà incontri e manifestazioni per alleviare il senso di solitudine, disagio e sofferenza di questi ultimi, in particolare di coloro che non hanno familiari di riferimento.
Campi di volontariato, formazione, attività didattiche
Con il progetto “Noi ci siamo”, l’associazione Olga Onlus Di Lendinara organizzerà attività con le scuole, un campo di volontariato per la valorizzazione di luoghi di interesse turistico del territorio e per l’accoglienza dei gruppi di bambini ospitati nella casa di Treponti.
In ambito ambientale si muove il progetto “Parchi e oasi dello spirito tra Adige e Po”, promosso dall’associazione Terre della Vangadizza di Badia Polesine, con l’intento di conoscere, valorizzare e aumentare la fruizione di beni comuni naturalistici e architettonici sparsi nel Polesine, formando i volontari e promuovendo incontri rivolti alla cittadinanza.
Il Wwf provinciale, invece, con “Coltiviamo la legalità” recupererà spazi verdi, creerà orti sociali e didattici e realizzerà un orto sociale nella Villa Valente Crocco di Badia Polesine, immobile confiscato alla criminalità e oggi trasformato in spazio per attività sociali e culturali.
Informare e sensibilizzare
Informazione e sensibilizzazione sono al centro, infine, di quattro progetti. Il primo, “Educazione alla cittadinanza attiva”, promosso dall’Avis di Castelmassa, coinvolge studenti degli Istituti scolastici di Castelmassa e le associazioni che operano in campo socio-sanitario e sportivo, per sensibilizzare i giovani ai corretti stili di vita.
Con “Arrivati ai 50 manchi solo tu!”, l’Avis Comunale Guarda Veneta realizzerà un punto infermieristico con l’Associazione nazionale donne operate al seno e promuoverà incontri e manifestazioni sul tema della salute, della prevenzione del dono.
L’Auser di Ariano nel Polesine, con “Accompagnamento alle buone pratiche sociali”, ha avviato un ciclo di incontri per la cittadinanza, nei comuni di Ariano e Corbola, sui temi del volontariato, dei servizi alle persone che hanno bisogno, dell’uso corretto delle tecnologie, della ricerca di lavoro. Infine, il Centro Documentazione Polesano di Badia Polesine (progetto “Cerchiamo di restare umani”), promuove una settimana di eventi e manifestazioni a Villa Valente Crocco e accogliere un gruppo di bambini saharawi nel periodo estivo.